Un nuovo Statuto per la Sicilia? Sì, ma questo!

In questi giorni mi perviene (capita di tanto in tanto) di una “bozza di nuovo Statuto” per la Sicilia redatta qualche anno fa. Si tratta, spesso di “normalizzazioni”. Io, dopo tanti anni di studio sulle sentenze abrogative della Corte Costituzionale, un’idea ce l’avrei, che salva la conquista del 1946, ma la para dai colpi delle sentenze abrogative.
E decostituzionalizza la Forma di Governo (Assemblea, Governo, etc.). Quella poi ce la decidiamo da soli. 

Buona lettura.

Una COSA per la Sicilia

Condivido l’articolo recentemente uscito sui Nuovi Vespri.

È una riflessione che coraggiosamente va fatta. Bisogna mettere sul piatto e coordinare tutte le forze in campo, anche di varia estrazione, per liberare la Sicilia, lasciando accuratamente fuori i pazzi, i generali senza esercito e i millantatori, così come quelli che quando aprono la bocca fanno scappare le persone.
Al netto di tutto ciò esiste oggi la possibilità di uno schieramento siciliano autorevole, capace di creare un’alternativa al colonialismo italiano.

Tu ci chiudi Tu ci paghi un movimento siciliano

La Sicilia emerge quando meno te lo aspetti. I provvedimenti di Conte interessano tutta l’Italia, ma il movimento “Tu ci chiudi Tu ci paghi” ha caratteristiche spiccatamente siciliane, e vorrei dire anche larvatamente sicilianiste, almeno nella sua componente più spontanea, lasciando da parte i gruppetti di estremisti che si infiltrano sempre e ai quali le […]

La perdita del contante come perdita irreversibile di libertà e … di soldi

Dopo decenni dall’invenzione delle carte di credito e bancomat, che hanno dato un grande impulso alla diffusione della moneta scritturale, o bancaria, gli ultimi anni hanno visto, un po’ dappertutto a livello globale, una crescente pressione per l’uso della moneta bancaria fino, virtualmente alla scomparsa del contante. Sembra che il processo sia inarrestabile. La propaganda […]

Io, insieme a Biagio Bossone, sono il “Padre” del Tarì, e vi dico quali sono le opportunità e le difficoltà che lo stesso incontra

In queste settimane il Movimento regionale Siciliano “Attiva Sicilia” ha lanciato un progetto di moneta regionale complementare fondato su un sistema di compensazione multilaterale, denominato “Progetto Tarì”, e intende portare a compimento tale progetto riunendolo con altre iniziative legislative che in questi anni si sono susseguite in ARS. L’iniziativa non è nuova, e porta il […]

Strage del pane 1944 – L’ultimo eccidio dello Stato italiano in Sicilia

Oggi ricorre l’Anniversario della Strage del Pane del 1944. Il 1944 fu un anno terribile per la Sicilia: riconsegnata da poco all’Amministrazione italiana, come cadeau per aver rovesciato le alleanze ed avere abbandonato la Germania. Dopo che gli Alleati avevano fatto intendere ai Siciliani che la dominazione italiana stava per terminare, tutta l’economia era interrotta. […]

PERCHÉ IO STO CON LA MARCIA DELLA LIBERAZIONE

Non andrò fisicamente a Roma il 10 ottobre prossimo. Noi sudditi delle province d’oltremare non possiamo andare “in Italia” così facilmente per difendere i nostri diritti.

Ma credo ugualmente di poter esternare il mio pieno sostegno a chi sarà lì a manifestare. IO SONO CON LORO. E invito tutti coloro che possono farlo a partecipare numerosi, per far capire che c’è un Paese che non ci sta a trasformarsi in un regime totalitario psico-poliziesco.

Perché sono con loro? Per molti motivi.

Pescatori di Mazara abbandonati dallo Stato italiano

Ci sono due cose che lo Statuto siciliano affida senza ombra di dubbio in maniera esclusiva allo Stato italiano: difesa e esteri.

Per quanto l’Autonomia siciliana scritta sulla carta (o sulla sabbia?) nel 1946, come compenso della perduta indipendenza, abbia definito un rapporto di tipo confederale tra Stato e Regione, in cui quest’ultima non rinuncia alla propria sovranità ma la condivida con lo Stato, ci sono limiti che essa non può superare. Su queste due cose i Siciliani si devono fidare dell’Italia, per ora non c’è niente da fare.

Vediamo se questa fiducia è ben riposta.

Il VERO mito dello “Scippo” dal Nord a Sud e Sicilia e gli errori di Repubblica

L’Italia è una trappola. Per il Sud e per la Sicilia. Non solo perché è una macchina infernale progettata perché a Mezzogiorno nessuno (come diceva l’indimenticabile Bombrini, fondatore della Banca Nazionale) “possa più intraprendere”.

È una trappola perché oltre al danno del colonialismo interno, il Sud e le Isole sono costretti a subire la beffa dell’ideologia di regime, volta a difendere l’indifendibile, volta a dimostrare che no, non è vero che il Sud riceve meno del Nord dallo Stato, anzi semmai è il contrario…

Encomio “Aurora Terminata” per l’Arte e la Cultura: lu me discursu

Lu 25 di Sittembri mi mmitaru a prisintari lu libru di lu me amicu Fonsu Genchi chi cunteni li so lizioni di Lingua Sicilianu.

Di lu minutu 15.05 a lu minuti 22.35 lu me discursu, in lingua siciliana supra la questioni: Dialettu o Lingua?